Teorema – Pokèmon GO
È uscito TEOREMA #10. Questo mese, ho scritto Pokémon GO – Il mana nella società dello spettacolo. Ecco l'incipit.
Se seguite alcuni samizdat incentrati su esotiche forme di intrattenimento elettronico, vi sarà capitato di scovare, sepolta tra le pagine, la notizia dell’uscita di Pokémon GO. Si vocifera che il videogame abbia riscosso un certo successo. Tuttavia, agli occhi di molti gamer, Pokémon GO non presenta grandi innovazioni o caratteristiche ammalianti: si tratta dell’ennesima iterazione – per di più spogliata di ogni complessità – dell’RPG strategico a turni uscito nel 1996, con l’aggiunta di alcuni elementi di realtà aumentata, già visti altrove. Il gameplay è ripetitivo, la grafica è dozzinale, i bug abbondano, i server crashano in continuazione e la sceneggiatura potrebbe essere stata scritta su un fazzoletto di carta in pizzeria. Eppure, come spesso accade, Pokémon GO è divenuto un elemento scottante di discorso pubblico, ispiratore di risme d’articoli, non per il suo contenuto, ma per la sua stessa celebrità.
Aggiornamento 15:47 – Il pezzo è stato ripreso da Megachip.