21
Gen
2015

Cari Signori

Un pic­co­lo estrat­to dal roman­zo su cui sto lavo­ran­do, inti­to­la­to XXXXXXXX (CONFIDENZIALE — Solo per gli occhi del Diret­to­re). Sen­ti­ti libe­ro di usa­re il testo, per­so­na­liz­zan­do­lo secon­do le tue pre­fe­ren­ze, qua­lo­ra la neces­si­tà lo impon­ga. Chi rico­no­sce la cita­zio­ne vin­ce l'ambito Pre­mio Rispet­to di Mas­si­mo Spi­ga 2015.

Cari signo­ri,

se il Sena­to fos­se inghiot­ti­to dal cuo­re vora­ce di un buco nero e le car­ni dei cor­rot­ti fos­se­ro stra­zia­te da sca­ra­fag­gi in un coro inneg­gian­te a Sata­na, se il cie­lo bru­cias­se e tem­pe­stas­se­ro su di noi le lacri­me aci­de di ogni scon­fit­to dei seco­li, se l’ufficio di ogni ban­chie­re si col­mas­se di ster­co sul­fu­reo e cocai­na e petro­lio, se ogni pez­zo di mer­da raz­zi­sta fos­se mes­so al sicu­ro in una bara e ogni bar­co­ne nor­da­fri­ca­no pla­nas­se splen­den­te sui cie­li di Pada­nia per irro­rar­la di piog­gia dora­ta, se ogni man­ga­nel­lo esplo­ras­se il colon di ogni squa­dri­sta sbir­re­sco e la giu­sti­zia fos­se cri­stal­lo e l’innocenza fos­se invio­la­ta, se l’amore ali­men­tas­se le astro­na­vi con cui tra­sfor­ma­re il cosmo mor­to in un giar­di­no, se gli orche­stra­li del­le guer­re spro­fon­das­se­ro in un ocea­no di ura­nio impo­ve­ri­to e i nuo­vi schia­vi­sti del lavo­ro fles­si­bi­le ince­des­se­ro scuo­ia­ti per i vico­li, se tut­ta l’eroina del pia­ne­ta fos­se scol­pi­ta in un gran fal­lo con cui schiaf­feg­gia­re i proi­bi­zio­ni­sti e i gover­ni mafio­si che la spac­cia­no, se dagli arco­ba­le­ni sci­vo­las­se­ro le ric­chez­ze degli gno­mi ban­ca­ri giù giù fino ai dan­na­ti del­la ter­ra, se il ses­so fos­se per sem­pre scis­so dal com­mer­cio, se i vol­ti sen­za colo­re del­le nazio­ni si strin­ges­se­ro in un orga­smo uni­ver­sa­le e la pie­tà fos­se la nuo­va leg­ge e la soli­da­rie­tà il nuo­vo Dio, se il tem­po scor­res­se al con­tra­rio e la mor­te fos­se una nuo­va nasci­ta… ebbe­ne, anche se tut­to ciò acca­des­se, il fat­to che io accet­ti il vostro sta­ge non retri­bui­to rimar­reb­be l’eventualità più impro­ba­bi­le su que­sto caz­zo di pia­ne­ta. Dixi.
Cor­dia­li saluti,
Fabio Del Nigro