Intervista di PQEditor su DOMANI
LE PRINCIPALI DIFFICOLTA’ NELLO SVILUPPARE QUESTA TRAMA
Non è stato affatto difficile. È stato divertente. In altre occasioni, ho lavorato a romanzi storici oppure opere sperimentali: la mole di lavoro necessaria è traumatizzante. Al contrario, scrivere Domani è stato stranamente leggiadro. Pianificare i colpi di scena e trovare usi creativi per le smerigliatrici fa parte del gioco. Domani è un horror d’azione abbastanza classico, modellato su canoni cinematografici: una conseguenza di ciò è il piacere sadico che si prova nel tradire le aspettative del lettore, plasmate anch’esse sulle stesse fonti. All’interno di Domani ci sono tutte le esplosioni, sparatorie, conflitti interpersonali e morti atroci che ci si potrebbe aspettare, eppure la logica complessiva della storia va in maniera leggermente diversa da quella dei grandi classici. Forse il punto più difficile è stato questo: essere originale in una struttura ben definita e riconoscibile, essere innovativo seguendo le “regole”.