18
Ago
2011

Spazio al partito dei divertentisti

Que­sto arti­co­lo è sta­to pub­bli­ca­to su Sar­de­gna 24 il 14/08/11

L’obiettivo è ricon­qui­sta­re la not­te: offri­re una sca­ri­ca di adre­na­li­na ed una nuo­va cul­tu­ra del­lo spas­so ad una cit­tà che, trop­po di fre­quen­te, si abban­do­na alla rou­ti­ne. Sono que­ste le linee gui­da del­le tre men­ti crea­ti­ve che stan­no scuo­ten­do, ormai da due anni, la vita del­la Caglia­ri by night. «Sia­mo un sin­da­ca­to dell’intrattenimento, un par­ti­to diver­ten­ti­sta, una festa mobi­le» spie­ga Fran­ce­sco Lio­ri, orga­niz­za­to­re del­le sera­te Gol­pe insie­me a Dia­blo e Jim­my dei Siki­ti­kis. Para­fra­san­do i ver­si dei Bea­stie Boys, aggiun­ge: «Riven­di­chia­mo il nostro dirit­to al diver­ti­men­to, e inten­dia­mo mas­si­miz­za­re la rica­du­ta cul­tu­ra­le posi­ti­va su chiun­que si uni­sca a noi. Soprat­tut­to dopo l’elezione del gio­va­ne sin­da­co di Caglia­ri e l’ottimismo che tale fat­to emble­ma­ti­co ha gene­ra­to, voglia­mo tra­dur­re que­sta nuo­va onda­ta di fre­schez­za in una real­tà con­cre­ta anche in set­to­ri inu­sua­li, come quel­lo del­le discoteche».

L’origine del Gol­pe, nome che, nel­la pra­ti­ca, ormai, desi­gna sia le sera­te che l’apparato orga­niz­za­ti­vo, risa­le a due anni fa. «Ero redu­ce da un’esperienza spa­gno­la, in cui sono venu­to a con­tat­to con for­me d’intrattenimento anco­ra ine­di­te in Sar­de­gna, come ad esem­pio i Nasty Mon­days — rac­con­ta Lio­ri — Io, Dia­blo e Jim­my avrem­mo dovu­to orga­niz­za­re una festa nata­li­zia all’ “FBI”, i cui pro­ta­go­ni­sti sareb­be­ro sta­ti i Siki­ti­kis. Deci­dem­mo di pro­por­re qual­co­sa di inu­sua­le: stam­pam­mo 400 occhia­li 3D e li distri­buim­mo al pub­bli­co, per­ché le gra­fi­che del CD era­no tri­di­men­sio­na­li. Dopo aver visto una marea di ragaz­zi che bal­la­va­no con indos­so gli occhia­let­ti, l’ “FBI” si con­vin­se che avrem­mo potu­to offri­re mol­to di più: ope­ra­zio­ne che si con­cre­tiz­zò nel Gol­pe, la disco anti­di­sco, la qua­le da lì mos­se i pri­mi pas­si, fino ad arri­va­re alla sua for­ma esti­va che si tie­ne al Blanco».

Nel­la sua bre­ve sto­ria, il Gol­pe si è evo­lu­to fino a dive­ni­re una sor­ta di pro­gram­ma cul­tu­ra­le: non con­ten­ti di offri­re un intrat­te­ni­men­to inno­va­ti­vo per la real­tà sar­da, che spa­zia tra tut­ti i gene­ri musi­ca­li ed è spes­so con­di­to da ini­zia­ti­ve goliar­di­che, i tre orga­niz­za­to­ri han­no intra­pre­so una stra­da ancor più ambi­zio­sa. «Voglia­mo sti­mo­la­re la sce­na musi­ca­le, facen­do con­flui­re diver­si tipi di pub­bli­co, di nor­ma tra loro inco­mu­ni­can­ti, ed espor­li alle loro reci­pro­che idee e sug­ge­stio­ni. Per cui, nel Gol­pe, non è stra­no che ska­ter, sur­fer, punk e ragaz­zi ben vesti­ti si diver­ta­no assie­me e si con­ta­gi­no a vicen­da. Fac­cia­mo il pos­si­bi­le per dare visi­bi­li­tà a pit­to­ri, video­ma­ker ed altre for­me d’arte, di soli­to, esclu­se da que­sto tipo d’iniziative. Uno spin-off del Gol­pe, in que­sto sen­so, è l’Idioteque: una serie di even­ti pome­ri­dia­ni in cui la musi­ca è accom­pa­gna­ta alla pit­tu­ra dal vivo e la videoar­te. In que­sto modo, anche i ragaz­zi mol­to gio­va­ni, che non pos­so­no nor­mal­men­te acce­de­re ai con­cer­ti per la loro tar­da ora, pos­so­no frui­re ed apprez­za­re la musi­ca dal vivo».

Il Gol­pe, per sen­si­bi­liz­za­re alla tipo­lo­gia del con­cer­to colo­ro che, per for­ma­zio­ne, l’hanno sem­pre snob­ba­ta, ha ini­zia­to a som­mi­ni­stra­re al suo pub­bli­co dei live a sor­pre­sa. Per cui, nel mez­zo di una sera­ta comu­ne, arti­sti come Sal­mo o Kai­ser han­no pre­so il con­trol­lo del­la sce­na e si sono esi­bi­ti. Data la sua vena goliar­di­ca, il Gol­pe ha anche “crea­to” star dal nul­la, inven­tan­do per­so­nag­gi ed ico­ne sul­la vena del momen­to, per cui un nero la cui ori­gi­ne è caglia­ri­ta­na al 100 per cen­to, è sta­to pre­sen­ta­to come un “rap­per di Broo­klyn” oppu­re una sta­tuet­ta raf­fi­gu­ran­te un pasto­re scoz­ze­se (l’animale, non il vil­li­co nor­di­co) è dive­nu­ta l’idolo paga­no del Gol­pe, il dot­tor Cane. «Abbia­mo 8mila con­tat­ti su Face­book — con­clu­de dice Lio­ri — e li usia­mo per infor­ma­re la nostra comu­ni­tà su even­ti spor­ti­vi (soprat­tut­to di tavo­la, come ska­te, wake­board e surf, ma anche para­ca­du­ti­smo) e d’intrattenimento. Quan­do pos­si­bi­le, ci pia­ce far sì che i ragaz­zi sco­pra­no che esi­ste un altro mon­do, oltre a quel­lo del muret­to. Con il tem­po, han­no impa­ra­to a sen­ti­re le nostre feste come loro feste. Le difen­do­no ed emar­gi­na­no gli arro­gan­ti o i vio­len­ti. A vol­te, offria­mo ska­te o altri pre­mi a chi ci por­ta la sua pagel­la. Il Gol­pe è una cosa di tutti.